Luci del varietà (1950)

Regia: Alberto Lattuada, Federico Fellini - Soggetto: Federico Fellini - Sceneggiatura: Federico Fellini, Alberto Lattuada, Tullio Pinelli, Ennio Flaiano - Fotografia: Otello Martelli - Montaggio: Mario Bonotti - Costumi: Aldo Buzzi - Musica: Felice Lattuada - Produzione: Mario Ingrami per Film Capitolium - Durata: 100’ – Origine: Italia

 

Interpreti: Peppino De Filippo (Checco Dal Monte), Carla Del Poggio (Liliana Antonelli), Giulietta Masina (Melina Amour), John Kitzmiller (Johnny), Folco Lulli (Adelmo Conti), Carlo Romano (Enzo La Rosa), Franca Valeri (Mitzy)

 



Il film:  

«Il brillante lavoro di sceneggiatore (con Rossellini, Germi, Lattuada) riusciva così bene al giovane Fellini che a fare il regista non ci pensava proprio. A spingerlo a varcare il Rubicone fu l’esperto Alberto Lattuada. “Nel biennio 1947-1949” mi ricordava il regista milanese “Federico aveva lavorato in maniera eccellente alle sceneggiature di tre miei film (Il delitto di Giovanni Episcopo, Senza pietà, Il mulino del Po); e così, mentre scrivevamo il copione del nostro quarto film, sulla vita agra dei guitti dell’avanspettacolo,

mi è venuto spontaneo proporgli di firmare insieme anche la regia. Fu un’esperienza davvero esaltante, uno dei momenti più felici della mia vita. Io mi occupavo soprattutto della parte tecnica; stavo alla cinepresa, però volgevo di continuo lo sguardo per un’intesa fatta di cenni al mio fraterno coregista che mi stava sempre accanto; Federico si occupava di più, diciamo, degli attori”. [...] “Lo riconosco come mio” ribadiva Fellini “in effetti c’erano dentro tanti ricordi personali, alcuni veri, altri inventati, e certe atmosfere di provincia che conoscevo bene… Però a spalleggiarmi c’era don Alberto Lattuada, con la sua capacità di decidere, con la forza dell’esperienza. Il regista era Alberto, lui diceva ‘motore’, ‘silenzio’, ‘stop’; io stavo al suo fianco in una situazione abbastanza felice di irresponsabilità”.»

 

Aldo Tassone, Fellini 23½. Tutti i film, Edizioni Cineteca di Bologna, Bologna 2020

 

Il restauro: 

Il restauro 4K di Luci del varietà è stato realizzato da Fondazione Cineteca di Bologna in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino, a partire dai negativi scena e colonna originali conservati dal Museo. Per alcune inquadrature si è ricorso a un controtipo positivo combinato di prima generazione proveniente dall’Istituto Luce Cinecittà, messo a disposizione da Studio Cine.

Restauro realizzato con il contributo del Ministero per i beni culturali e per il turismo, nell’ambito del progetto Fellini 100 promosso da Cineteca di Bologna, CSC-Cineteca Nazionale e Istituto Luce-Cinecittà.

Le lavorazioni sono state effettuate presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata nel 2020.

 



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