Grido di pietra (1991)
Regia/Soggetto: Werner Herzog – Sceneggiatura: Hans-Ulrich Klenner, Walter Saxer, Robert Geoffrion – Fotografia: Rainer Klausmann – Montaggio: Suzanne Baron – Suono: Manfred Arbter, Christopher Price – Scenografia: Kristine Steinhilber, Cornelius Siegel, Wolfgang Siegel – Costumi: Ann Poppel – Musica: Heinrich Schütz, Richard Wagner, Ingram Marshal, Sarah Hopkins, Alan Lamb - Produzione: Werner Herzog Filmproduktion – Origine: Germania, Francia, Canada – Durata: 105’
Interpreti: Vittorio Mezzogiorno (Roccia), Stefan Glowacz (Martin), Mathilda May (Katharina), Donald Sutherland (Ivan), Brad Dourif (Senzadita), AI Waxman (Stephan), Chavela Vargas, Hans Kammerlander, Volker Prechtl
Il film:
«L’attesa è il senso in più in Grido di Pietra. La si ritrova in piccoli particolari, in attimi apparentemente privi d’azione, come una foto che brucia: la si osserva consumarsi fino a quando il fuoco non si spegne da solo. [...] Sfidare la montagna è impresa da capogiro, da perdere la ragione, oltre che le dita e il nome. In cima al Cerro Torre l’aria è così rarefatta da sembrare di ghiaccio, e il paesaggio ha la potenza di trasformare la forma del mondo. Qui non c’è posto per nessuno che non sia un artista o un folle.»
[Grazia Paganelli (a cura di), Segni di vita. Werner Herzog e il Cinema, Museo Nazionale del Cinema, Torino; Il Castoro, Milano 2008, p. 112-113]
Il restauro:
La preservazione di Grido di Pietra è stata realizzata dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, a partire dal negativo originale 35 mm, conservato presso l’archivio della Werner Herzog Film.
La ristampa del film si inserisce in un progetto di valorizzazione dell’opera del regista tedesco, al quale il Museo Nazionale del Cinema ha reso omaggio, nel 2008, attraverso la manifestazione Segni di vita. Werner Herzog e il cinema. L’evento ha presentato una retrospettiva completa, una mostra fotografica, un concerto e un workshop, ed è stata realizzata in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, la Scuola Holden, il Teatro Regio di Torino, la Werner Herzog Film e la German Film.
Le lavorazioni sono state effettuate nel 2007 presso i laboratori ARRI e Geyer.
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