Aguirre, furore di Dio (1972)

Regia/Soggetto/Sceneggiatura: Werner Herzog – Direttore della fotografia: Thomas Mauch, Francisco Joan, Orlando Macchiavello – Montaggio: Beate Mainka-Jellinghaus – Suono: Herbert Prasch - Musica: Florian Fricke (Popol Vuh) – Produzione: Werner Herzog Filmproduktion – Origine: Germania – Durata: 93’

 

Interpreti: Klaus Kinski (Lope de Aguirre), Helena Rojo (Inez de Atienza), Del Negro (Carvajal), Ruy Guerra (Ursua), Peter Berling (Guzman), Cecilia Rivera (Flores), Daniel Ades (Perucho), Armando Polanah (Armando), Edward Roland (Okello), Daniel Farfan, Julio Martinez, Alejandro Repullés, gli indios della Cooperativa Lauramarca



Il film:

«Restano i segni del caos primordiale a influenzare tutto il percorso allucinato di Aguirre [...], ad anticipare il fatto che ciò che stiamo avvicinando è un mondo da cui non si potrà più riemergere. Ed è proprio in questa nube che si insinua il nostro sguardo, spinto da Aguirre (e da Herzog) ad andare oltre, cercando di valicare i limiti estremi del visibile alla ricerca di una terra che esiste solo nelle leggende. Per questo il viaggio sarà come una perdita progressiva di equilibrio, come entrare nell’allucinazione di un'idea, cercare di superarla, di infrangere le regole e le barriere per poi fermarsi d’improvviso, sospeso oltre quel limite tanto anelato.»

 

[Grazia Paganelli (a cura di), Segni di vita. Werner Herzog e il Cinema, Museo Nazionale del Cinema, Torino; Il Castoro, Milano 2008, p. 62]

 

Il restauro:

La preservazione di Aguirre, furore di Dio è stata realizzata dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, a partire dal negativo originale 35 mm, conservato presso l’archivio della Werner Herzog Film.

La ristampa del film si inserisce in un progetto di valorizzazione dell’opera del regista tedesco, al quale il Museo Nazionale del Cinema ha reso omaggio, nel 2008, attraverso la manifestazione Segni di vita. Werner Herzog e il cinema. L’evento ha presentato una retrospettiva completa, una mostra fotografica, un concerto e un workshop, ed è stata realizzata in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, la Scuola Holden, il Teatro Regio di Torino, la Werner Herzog Film e la German Film.

Le lavorazioni sono state effettuate nel 2007 presso i laboratori ARRI e Geyer.

 

 

© Werner Herzog Film



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