Trevico – Torino (Viaggio nel Fiat – Nam) (1973)
Regia: Ettore Scola – Soggetto e sceneggiatura: Ettore Scola, Diego Novelli – Fotografia: Claudio Cirillo - Scenografia: Luciano Ricceri - Montaggio: Raimondo Crociani - Musica: Benedetto Ghiglia – Suono: Vittorio Massi - Aiuto regia: Giorgio Scotton - Produzione: Unitelefilm – Origine: Italia - Durata: 98’
Interpreti: Paolo Turco (Fortunato Santospirito), Vittoria Franzinetti (Vicky)
Il film:
Fortunato Santospirito è un giovane che da Trevico emigra nel Nord a Torino, dove gli hanno promesso un lavoro alla Fiat. Con taglio documentaristico, il film segue l’intrecciarsi delle vicende umane e politiche con cui il protagonista è costretto quotidianamente a misurarsi: l’alloggio, il razzismo, il lavoro, la nascita di una coscienza della propria realtà di sfruttato, l’amore esaltante e amaro e la necessità – tra delusioni e contrasti – di proseguire la battaglia in fabbrica per la difesa della propria dignità.
«L’idea di Trevico – Torino l’avevo da molto tempo, ma una notte mi sono messo davanti a un magnetofono e ho buttato giù alla rinfusa il soggetto. [...] Trevico – Torino è nato a Torino giorno dopo giorno: di deciso, c’era soltanto il desiderio di osservare la condizione degli operai immigrati dal Sud.»
[Ettore Scola, estratto da “Testo del commento originale – Francese”, documento dattiloscritto conservato dagli Archivi AAMOD - Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico.]
Il restauro:
Trevico–Torino (Viaggio nel Fiat–Nam) di Ettore Scola (Italia, 1973) è stato restaurato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e dalla Fondazione Cineteca di Bologna.
Si ringrazia l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico di Roma per la collaborazione nelle ricerche. Un ringraziamento particolare alla Famiglia Scola.
Il negativo originale 16mm, conservato presso l’Istituto Luce - Cinecittà di Roma, è stato scansionato a una risoluzione di 4K.
Per il restauro del suono è stata utilizzata una copia positiva 35mm d'epoca conservata dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, che all'analisi di test dedicati è risultata migliore del negativo suono originale 16mm tutt'ora esistente. Quest’ultimo, più completo della copia positiva 35mm, è stato utilizzato per integrarne le lacune del positivo 35mm.
Come riferimento per il grading è stata utilizzata una copia 35mm conservata dal Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale di Roma.
Il restauro è stato effettuato presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata nel 2018.
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