Eaux d'Artifice (1953)

Regia: Kenneth Anger; Assistente operatore alla macchina: Thad Lovett; Costumi: Kenneth Anger - Musica: estratto da Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi – Produzione: Kenneth Anger – Origine: Stati Uniti – Durata: 13’ 

 

Interpreti: Carmilla Salvatorelli (signora)



Il film:

«Eaux d’Artifice si sviluppa attorno a un personaggio che si aggira in un giardino di fontane, un nascondere e un cercare in un labirinto notturno. Il film è essenzialmente lo sviluppo musicale di questo «nascondere e cercare» e culmina con il finire di chi cerca nell’acqua delle fontane, diventando un tutt’uno con l’acqua.

Questo suggerisce che chi cerca, come il protagonista di Fireworks*, ha trovato la luce ed è stato trasformato dall’esperienza.

Guardare Eaux d’Artifice vuol dire diventare consapevoli dell’artificialità del film (e implicitamente di tutti i film).»

*[http://www2.museocinema.it/restauri/sonori_restaurati.php?id=33&l=it]

 

[Robert A. Heller, Kenneth Anger in Paolo Bertetto (a cura di), Il grande occhio della notte. Cinema d’Avanguardia Americano 1920-1990, Museo Nazionale del Cinema, Torino; Lindau, 1993, p. 84]

 

Il restauro:

Il restauro conservativo di Eaux d’Artifice è stato realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino a partire da una copia positiva 16 mm, parte dell’antologia Kenneth Anger’s Magick Lantern Cycle, conservata dal Museo e acquisita nel 1992 dall’autore Kenneth Anger.

L’intervento di preservazione, finalizzato alla stampa di un internegativo scena e colonna con successiva sincronizzazione di immagine e suono, ha reso possibile la correzione dei più evidenti segni di usura degli elementi originali, della densità dell’immagine e quando necessario del colore.

Le lavorazioni sono state effettuate nel 2010 presso il laboratorio Haghefilm Conservation B. V. CINECO di Amsterdam.

 



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