Decima vittima, La (1965)
Regia: Elio Petri - Soggetto: dal racconto La settima vittima di Robert Sheckley - Sceneggiatura: Elio Petri, Ennio Flaiano, Tonino Guerra, Giorgio Salvioni - Fotografia (Eastman-scope): Gianni Di Venanzo - Scenografia: Piero Poletto - Montaggio: Ruggero Mastroianni - Musica: Piero Piccioni - Produzione: Carlo Ponti per la Champion Compagnia Cinematografica, Les Film Concordia (Parigi) - Origine: Italia/Francia - Durata: 92’
Interpreti: Marcello Mastroianni (Marcello Poletti), Ursula Andress (Caroline Meredith), Elsa Martinelli (Olga), Salvo Randone (il “professore”), Massimo Serato, Lucie Bonifassy, Georges Wang, Milo Quesada
Il film:
«Dal 1962 avevo un’idea per un film di fantascienza tratto da un racconto di Robert Sheckley, però nessuno lo voleva fare. Poi piacque a Marcello Mastroianni e alla fine Ponti accettò. Non voleva fare un film con me né un film di fantascienza, faceva delle smorfie orrende, ma voleva fare un film con Marcello.
Da principio il mio fiancheggiatore fu Tonino Guerra, poi entrò nel team Ennio Flaiano.
Flaiano con me è stato proprio un uomo delizioso, incantevole. Trascorrevamo ore meravigliose senza far niente e i temi della conversazione erano la vita, il tempo che sfugge, la società, la letteratura: tutto, ma non il lavoro. Il lavoro per lui era l’ultimo degli argomenti. E questo lo rendeva anche più piacevole.»
[Elio Petri, in Paola Pegoraro Petri (a cura di), Lucidità inquieta. Il cinema di Elio Petri, Museo Nazionale del Cinema, Torino 2007, p. 72]
Il restauro:
Il restauro digitale de La decima vittima è stato realizzato, dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e dalla Fondazione Cineteca di Bologna, a partire dai negativi originali conservati dall’avente diritto Surf Film. Il negativo scena è stato scansionato alla risoluzione di 2K e restaurato digitalmente. Come riferimento per stabilire i valori di luce e di colore è stata utilizzata una copia positiva d’epoca conservata negli archivi della Cineteca di Bologna.
Le lavorazioni sono state effettuate presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna nel 2012.
La preservazione del film si inserisce in un progetto di valorizzazione dell’opera di Petri che comprende la catalogazione e la diffusione dei materiali dell’archivio del regista, donato dalla moglie Paola al Museo Nazionale del Cinema nel 2007.
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