Giorni contati, I (1962)

Regia: Elio Petri - Soggetto: Elio Petri, Tonino Guerra - Sceneggiatura: Elio Petri, Carlo Romano con la collaborazione di Tonino Guerra - Fotografia: Ennio Guarnieri - Operatore alla macchina: Luigi Bernardini - Assistente operatore: Franco Marino - Architetto arredatore: Giovanni Cecchi - Costumi: Graziella Urbinati - Tecnico del suono: Enzo Silvestri - Musica: Ivan Vandor, diretta da Pierluigi Urbini - Montaggio: Ruggero Mastroianni - Aiuto regista: Berto Pelosso - Ispettori di produzione: Aldo Pace, Bruno Sassaroli - Segretario di edizione: Flavio Nicolini - Assistente al montaggio: Wanda Olasio - Produzione: Goffredo Lombardo per Titanus/Metro - Distribuzione: Titanus - Visto di censura: n. 36648 del 08/02/1962 - Lunghezza: 2718 m. - Origine: Italia - Durata: ca. 99’

 

Interpreti e personaggi: Salvo Randone (Cesare Conversi), Franco Sportelli (Amilcare), Regina Bianchi (Giulia), Vittorio Caprioli (il professore), Paolo Ferrari (Vinicio), Angela Minervini, Marcella Valeri, Renato Maddalena, Giulio Battiferri, Alberto Amato, Vittorio Bottone, Lando Buzzanca, Aldo Bini, Vincenzo Falanga, Vittorio Donati, Enrico Salvatore, Egidio Porzia, Silva Silvi



Il film:

«L’ambizione segreta di Elio non era fare il regista, ma lo scrittore.

Scriveva moltissimo, pezzi per quotidiani e articoli per riviste letterarie [...], poi scriveva lettere, soggetti e sceneggiature. Ad una era particolarmente affezionato, I giorni contati, scritta con Tonino Guerra, e il cui personaggio principale era ispirato a suo padre. Il protagonista era Salvo Randone che aveva già lavorato con lui ne L’assassino. I due sul set si scambiavano poche parole e molti sguardi, molti monosillabi, molti cenni del capo. «Ma vi capite?» chiedeva perplesso il produttore Goffredo Lombardo. I due si capivano e continuarono a capirsi per molti altri film.»

 

[Paola Pegoraro Petri, in Id. (a cura di), Lucidità inquieta. Il cinema di Elio Petri, Museo Nazionale del Cinema, Torino 2007, p. 10]

 

Il restauro:

Il restauro digitale de I giorni contati è stato realizzato dal Museo Nazionale del Cinema e dalla Fondazione Cineteca di Bologna in collaborazione con Titanus a partire dal miglior elemento oggi disponibile, un controtipo positivo conservato presso la Cineteca di Bologna.

L’elemento è stato scansionato alla risoluzione di 2K e restaurato digitalmente. Il grading è stato supervisionato da Ennio Guarnieri, direttore della fotografia del film. A partire dallo stesso elemento è stato acquisito e restaurato digitalmente anche il suono originale.

La lavorazione è stata effettuata presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna nel 2011.

 

La preservazione del film si inserisce in un progetto di valorizzazione dell’opera di Petri che comprende la catalogazione e la diffusione dei materiali dell’archivio del regista, donato dalla moglie Paola al Museo Nazionale del Cinema nel 2007.




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