Mille, I
(1912) Regia: Alberto Degli Abbati –
Fotografia: Giovanni Vitrotti –
Produzione: Società Anonima Ambrosio, Torino –
Lunghezza originale: 921m –
Lunghezza copia: 920m –
Didascalie: Italiano –
Visto censura: 8728 del 21/4/1915 –
Data disponibilità della copia: 12/1912
Interpreti e personaggi: Mary Cléo Tarlarini (Rosalia), Vitale De Stefano, Oreste Grandi, Cesare Zocchi, Maria Bay, Ercole Vaser
Il film:
Nel film I Mille gli eventi storici e la storia privata dei personaggi procedono intrecciati, influenzandosi reciprocamente. Privato e politico sono sapientemente dosati in un ritmo teso ad amplificare la suspence per la comparsa del generale, che appare solo nella seconda parte del film.
La storia prende le mosse presentando la vicenda d’amore, interpretata da una delle migliori attrici italiane della prima produzione muta, Mary Cléo Tarlarini. Col procedere del racconto le vicende belliche e politiche si manifestano dapprima attraverso dettagli per divenire alla fine la colonna portante del racconto.
Alberto degli Abbati sfrutta abilmente gli esterni ariosi, giocando sul contrasto con gli interni rustici ricostruiti in studio. Particolarmente riuscito, grazie alle soluzioni tecnico stilistiche di volta in volta adottate, il tentativo di rendere la figura di Garibaldi con una rappresentazione volutamente sfumata: l’eroe appare ma sul fondo della scena oppure a lato del quadro, di spalle, mentre la folla inneggiante ha visivamente il sopravvento.
Il restauro:
Il restauro di questo film rientra nel progetto di valorizzazione del cinema muto torinese promosso dal Museo Nazionale del Cinema di Torino in collaborazione con cineteche italiane e straniere. L’intervento è stato realizzato a partire da una copia nitrato di 921 m., imbibita, con didascalie italiane d’epoca, appartenente alla “collezione Ambrosio” conservata dalla Fondazione Cineteca Italiana di Milano. A partire dalla copia nitrato è stato duplicato sotto liquido il controtipo negativo da cui sono state stampate le copie positive. I colori sono stati riprodotti con il metodo Desmet. Il restauro del film è stato realizzato in collaborazione dalla Fondazione Cineteca italiana di Milano, dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, da Brescia Musei e dalla Cineteca D. W. Griffith di Genova.
Il restauro è stato eseguito nel 2007 presso il laboratorio L'Immagine Ritrovato di Bologna.
La Fondazione Cineteca Italiana ha pubblicato in DVDl’edizione del film restaurato.