Sul tetto del mondo.Viaggio di S.A.R il Duca degli Abruzzi al KaraKorum
(1910) Regia: Vittorio Sella –
Fotografia: Vittorio Sella –
Produzione: Vittorio Sella –
Lunghezza originale: 800 m –
Lunghezza copia: 676 m –
Didascalie: italiano –
Visto censura: 5060 del 1/12/1914 –
Data disponibilità della copia: 02/1910
Il film:
«Salito il Monte Bianco nel 1786 dal pastore Balmat, che poi vi condusse il celebre Saussure; vinto finalmente il Cervino dalla carovana guidata da Whimper nel 1865 – a poco a poco tutte l’eccelse vette d’Europa, che per secoli e secoli avevano innalzato l’immacolata loro candidezza nell’azzurro dei cieli, furono conquistate da falangi d’alpinisti sempre più arditi e numerosi. [...] Così oggi qualunque sommità ha un nome e di tutte le punte, che si profilano sul cielo, si conosce la storia e l’altezza.
Gli alpinisti in Europa, se qualche cosa d’ardito vogliono tentare, sono costretti a variare il cammino.» *
Vittorio Sella realizzò questo documentario sulla catena del Karakorum (Himalaya Occidentale) nel corso della spedizione di Luigi Amedeo di Savoia, S.A.R. il Duca degli Abruzzi, avvenuta nel 1909 con le guide Joseph Petigax, Henri ed Emile Brocherel. Il film descrive il viaggio attraverso le tappe fondamentali: l’arrivo alla stazione di Rawalpindi, le riprese del lago Dal, il reclutamento dei portatori, gli spostamenti a piedi o su zattere fino al passo Boorgi-La.
Una spedizione alpinisticamente non riuscita nell’obiettivo primo di S.A.R., l’ascensione al monte K2, ma che portò al raggiungimento di un record di altitudine: 7498 metri sul Bride Peak. L’impresa costò circa mezzo milione di franchi e impegnò circa 400 persone.
La pellicola venne usata per illustrare le conferenze tenute dal Duca a Roma e Torino per raccontare i particolari dell’impresa. L’uscita ufficiale del film nel circuito commerciale avvenne al cinema Borsa di Torino. Il 2 febbraio 1910.
*[Dalla brochure originale de Gli stivali di Robinet – Collezioni Museo Nazionale del Cinema di Torino / Collezioni online: Documenti del cinema muto torinese]
Il restauro:
Restauro conservativo realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, dal Nederlands Filmmuseum di Amsterdam [EYE Film Institute Netherlands] e dell’Associazione Culturale Festival Internazionale Film della Montagna, a partire da una copia nitrato imbibita e virata conservata dal Museo di Torino, acquisita nel 1960 dalla famiglia Sella. Dalla copia nitrato sono stati stampati su supporto di sicurezza un controtipo negativo e copie positive colorate con il metodo Desmet.
L’intervento è stato effettuato presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna nel 1995.