Spedizione Polare Del Capitano F.E. Kleinschmidt
(1914) Regia: Frank Kleinschmidt –
Fotografia: Frank Kleinschmidt –
Produzione: Arctic Film Co. –
Lunghezza copia: 745m –
Didascalie: italiano / Inglese –
Il film:
Tra il 1911 e il 1913 Frank Kleinschmidt girò alcune tra le più antiche immagini di caccia artica esistenti. Il “Capitano”, come amava farsi chiamare, era una personalità non comune. Immigrato tedesco già da molti anni trasferitosi in Alaska, questo quarantenne dal cattivo carattere non aveva a disposizione grandi sostanze, ma certo non difettava del proverbiale spirito di iniziativa dei pionieri. E pensava che cinema e fotografia fossero il tramite dell’uomo moderno verso “a new zest and interest in the call of the wild”. Sullo schermo il paesaggio nordico evoca un’atmosfera sospesa, cui contribuiscono le imbibizioni monocrome e persino le manchevolezze tecniche dovute alle impegnative difficoltà di ripresa (sfuocature, ondeggiamenti, salti di montaggio): i rulli di pellicola rischiavano di gelare, la ripresa ravvicinata di un orso poteva costare cara e trovare una stabile base per il cavalletto era impresa ardua. Captain F.E. Kleinschmidt’s Arctic Hunt era destinato alle proiezioni didattiche nella sala da spettacolo del Carnegie Museum of Natural History di Pittsburgh. Un metodo di divulgazione d’avanguardia e di grande successo: è lo stesso Kleinschmidt a raccontare come il pubblico tifasse per le prede in fuga, preferendo di gran lunga la proiezione cinematografica dell’animale vivo alla visione delle sue spoglie impagliate nei diorami.
Il restauro:
Captain F.E. Kleinschmidt’s Arctic Hunt è una ricostruzione, a partire da un positivo nitrato, incompleto, non montato e privo di didascalie conservato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, presumibilmente finalizzato al montaggio di una versione per la distribuzione in Italia.
Le didascalie preparate per questa nuova copia si basano sulla traduzione di quelle presenti nel nitrato dell’edizione danese del film conservata presso il Danske Filminstitut, oltre che su fonti esterne. Nel complesso lavoro di identificazione è stato fondamentale l’aiuto di James Simard (Alaska State Library) e di Angela Schmidt (Alaska Film Archives).
La lavorazione è stata realizzata presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna nel 2017.