Onestà del peccato, L' (1918)
Regia: Augusto Genina – Fotografia: Giovanni Tomatis – Produzione: Itala Film, Torino – Lunghezza originale: 1920m – Lunghezza copia: 1885m – Didascalie: italiano – Visto censura: n. 13911 del 1.12.1918 –

Interpreti e personaggi: Maria Jacobini (Maria d’Alconte), Alfonso Cassini (professor d’Alconte), Vittorio Rossi Pianelli (avvocato/lawyer Valnera), Lido Manetti (l’amante/the lover), Vasco Creti (Mario di Rocca), Oreste Bilancia, Giulio Andreotti

Il film: 

Prima di divenire regista di punta dell’UCI, Augusto Genina lavora con più case torinesi e per la Itala Film realizza sette titoli tra i quali Addio giovinezza (http://www2.museocinema.it/restauri/muti_restaurati.php?id=144&l=it), La maschera, Il volto e Lo scaldino (http://www2.museocinema.it/restauri/muti_restaurati.php?id=185&l=it). A lungo invisibile, L’onestà del peccato mette in scena, con un buon gioco d’attori, una vicenda ricca di violenti contrasti. Nell’atmosfera ritrita dell’alta società, emerge il personaggio interpretato da un’intensa Maria Jacobini – qui figlia, moglie, amante e madre – coraggiosa tanto da farsi strumento di morte. Il suo personaggio si va così a iscrivere a pieno titolo nella ricca galleria di ritratti di signora, spesso complessi fino all’indecifrabile, che caratterizza tutto il cinema di Genina.

 

Il restauro:

Il restauro è stato realizzato dalla Fondazione Cineteca di Bologna e dal Museo Nazionale del Cinema di Torino a partire da una copia positiva nitrato imbibita con didascalie italiane conservata dalla Cineteca di Bologna. Alcune lacune presenti sulla copia sono state colmate grazie a frammenti di controtipo negativo nitrato, conservati da la Cinémathèque française e dalla Fondation Jérôme Seydoux-Pathé, per un totale di 91 metri. La copia restaurata misura 1885 metri.

Le pellicole sono state scansionate a una risoluzione di 4K, il restauro è stato realizzato  a una risoluzione di 2K. Il visto di censura e gli elenchi delle didascalie conservati dal Museo Nazionale del Cinema di Torino sono stati le fonti per la ricostruzione dei cartelli mancanti, la verifica dell’ordine di montaggio e l’individuazione delle lacune.

La lavorazione è stata effettuata presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna nel 2017.

 



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