Scaldino, Lo (1920)
Regia: Augusto Genina – Fotografia: Ubaldo Arata – Produzione: Itala Film, Torino / UCI – Lunghezza originale: 1590m – Lunghezza copia: 903m – Didascalie: italiano – Visto censura: n. 15501 del 1.11.1920 –

Interpreti e personaggi: Kally Sambucini (Rosalba Vignas), Franz Sala (Cesare), Alfonso Cassini (Papa Re), Ria Bruna (Mignon), Leonie Laporte, Leone Paci

Il film:

Nel 1919 Genina non aveva nemmeno trent’anni ma, con decine di film al suo attivo, poteva già considerarsi un veterano del set. Sempre a caccia di nuovi soggetti, rimase conquistato dalla potenziale cinegenia della novella pirandelliana Lo scaldino e corse a Roma a conoscerne l’autore. Il regista ricorda un Pirandello silenzioso e affabile che «aveva il dono di saper ascoltare e di far credere al suo interlocutore di dire cose squisite». L’incontro segnò l’inizio di un’amicizia e il film si fece.

 

Il restauro:

Il restauro è stato realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, dalla Fondazione Cineteca di Bologna e dal Gosfilmofond di Mosca a partire da un positivo 35 mm safety, con didascalie in cirillico, conservato a Mosca. Le didascalie italiane relative alla parte del film sopravvissuta sono state reintegrate sulla base della documentazione di produzione conservata a Torino. La grafica è stata ricostruita a partire dai film Itala-UCI di produzione coeva. Le lacune sono state segnalate con l’inserimento di 10 fotogrammi neri, in corrispondenza di quelle più estese sono stati inseriti due cartelli riassuntivi per rendere comprensibile il racconto. Il frammento restaurato misura 903 metri rispetto alla lunghezza originale di 1.590 metri accertata dal visto di censura italiano.

Il film è stato scansionato in 4K presso il laboratorio del Gosfilmofond. Il restauro digitale in 2K è stato eseguito presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna nel 2017. Si ringrazia per la collaborazione l’Istituto Italiano di Cultura di Mosca. 

 



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