Tamburino sardo, Il (1911)
Produzione: Cines, Roma – Lunghezza originale: 220 m – Lunghezza copia: 211m – Didascalie: italiano – Visto censura: n. 4046, 01/12/1914 – Data disponibilità della copia: 12/1911



Il film:

«Il Tamburino Sardo racconta una giornata del nostro Risorgimento. Il 24 Luglio 1848 una sessantina di soldati di un reggimento di fanteria mandati sopra un’altura a occupare una casa solitaria furono improvvisamente assaliti da due compagnie di soldati austriaci ed ebbero appena il tempo di rifugiarsi in casa e di sbarrare le porte.

I 60 soldati Italiani erano comandati da due ufficiali e da un capitano, un vecchio alto, austero, coi capelli e i baffi bianchi.

Con loro c’era il Tamburino Sardo un ragazzo di poco più di 14 anni che ne dimostrava 12, piccolo, di viso bruno olivastro con due occhietti neri e profondi.»

 

«È la novella di gennaio di Edmondo De Amicis vibrante di sentimento forte e gentile. In essa il grande scrittore italiano ha profuso le pagine più belle della sua intelligenza e la lettura suscita un’ondata di commozione tale tra il pubblico di tutte le classi che noi crediamo di aver fatto opera altamente educativa riproducendone la suggestiva trama in cinematografia.»

 

[Recensione d’epoca in «La cinematografia italiana ed estera», a. IX, n. 5, 15 marzo 1915, p. 76 - Collezioni Museo Nazionale del Cinema di Torino / Collezioni online: Documenti del cinema muto torinese http://www.museocinema.it/collezioni/Muto.aspx]

 

Il restauro:

Il restauro de Il tamburino sardo è stato realizzato in collaborazione dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e dal Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale di Roma a partire da una copia positiva nitrato imbibita e virata di 194 m. con didascalie italiane conservata dalla Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale di Roma e risultato di una riedizione successiva alla prima uscita del film. La copia è stata preservata integralmente, a parte l’emendamento di due palesi incongruenze di montaggio e l’eliminazione di una didascalia appartenente a un altro film realizzato dalla Gloria nel 1915. I colori sono riprodotti con il Desmetcolor tranne l’ultima inquadratura dipinta a mano nella copia nitrato, che è restaurata digitalmente. Le lacune sono segnalate con 10 fotogrammi neri. La lavorazione è stata effettuata presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna nel 2011.

 

L’intervento è parte di un progetto di salvaguardia e valorizzazione promosso dal Museo Nazionale del Cinema di Torino dedicato ai film premiati al Concorso Cinematografico bandito in occasione della Esposizione Internazionale svoltasi a Torino nel 1911. A Il tamburino sardo venne assegnato il primo premio per la categoria film didattici.

 

Link Vimeo Cineteca MNC:

https://vimeo.com/330801660

 



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