Nozze d'oro
(1911) Regia: Luigi Maggi –
Fotografia: Angelo Scalenghe –
Produzione: Società Anonima Ambrosio, Torino –
Lunghezza originale: 450 m –
Lunghezza copia: 450m –
Didascalie: italiano –
Visto censura: n. 6183 del 11/1/1915 –
Data disponibilità della copia: 10/1911
Interpreti e personaggi: Alberto A. Capozzi (il nonno / il bersagliere / the grandfather / the bersagliere), Mary Cléo Tarlarini (la nonna / la contadina / the grandmother / the countrywoman), Luigi Maggi (il padre della contadina / the countrywoman’s father), Mario Voller Buzzi (figlio o genero del bersagliere / the son or the bersagliere’s son-in-law), Norina [Norma] Rasero (la nuora o la figlia del bersagliere / the daughter or the bersagliere’s daughter-in-law), Giuseppe Gray (l'ufficiale degli Ulani / the Ulani’s Official), Paolo Azzurri (il capitano dei bersaglieri / the bersaglieri’s chief), Oreste Grandi, Ernesto Vaser
Il film:
Il vecchio tenente dei bersaglieri, festeggiando le nozze d’oro in compagnia dei famigliari, rievoca un episodio della battaglia risorgimentale di Palestro e la vittoria riportata sugli austriaci. Il 30 maggio 1859 i bersaglieri stanno difendendo un casolare accerchiato. Il giovane tenente ha il compito di oltrepassare le linee nemiche per chiedere rinforzi. Inseguito e ferito, l’uomo si rifugia in un casolare dove una ragazza e il padre (“guardiano delle acque”), dopo averlo curato, lo nascondono ai soldati austriaci a rischio della loro vita. La ragazza nasconde la verità a un ufficiale austriaco anche quando questi nota macchie di sangue sul suo vestito. Allontanatisi i nemici, il tenente torna in battaglia.
Dopo aver ottenuto una decorazione, il giovane fa ritorno al casolare e chiede la mano della contadina che gli ha salvato la vita. Così il vecchio conclude il suo racconto ai famigliari commossi.
Il film dopo aver vinto il Concorso Cinematografico bandito durante l’Esposizione Internazionale di Torino del 1911 e aver ottenuto un buon successo di pubblico e di critica, venne più volte censurato per evitare ogni possibile dissapore con l’Austria.
Il restauro:
Il restauro di Nozze d’oro è stato realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, da La Cinémathèque de Toulouse e dalla Fondazione Cineteca di Bologna a partire da una copia positiva nitrato colorata di 431 m con didascalie italiane conservata da La Cinémathèque di Toulouse a Bois d’Arcy. Le colorazioni sono state reintegrate dopo un confronto con due copie positive nitrato conservate dal British Film Institute di Londra e dalla Lobster Films di Parigi. Il restauro è stato realizzato fotochimicamente con un intervento in digitale per la stabilizzazione del logo originale della Ambrosio. Si ringraziano inoltre il Centre National de la Cinématographie - Archives Françaises du Film di Bois D’Arcy e la Filmoteca Vaticana per la collaborazione nelle ricerche. La lavorazione è stata effettuata presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna nel 2011.
L’intervento è parte di un progetto di salvaguardia e valorizzazione promosso dal Museo Nazionale del Cinema di Torino dedicato ai film premiati al Concorso Cinematografico bandito in occasione della Esposizione Internazionale svoltasi a Torino nel 1911. Al film Nozze d’oro venne assegnato il primo premio per la categoria artistica.