Maciste in vacanza
(1921) Regia: Romano Luigi Borgnetto –
Fotografia: Augusto Pedrini –
Produzione: Itala Film, Torino –
Lunghezza originale: 1907 m –
Lunghezza copia: 1700 m –
Didascalie: Italiano –
Visto censura: 16028 del 1/5/1921 –
Interpreti e personaggi: Bartolomeo Pagano (Maciste), Henriette Bonnard (Miss Edith Moak), Gemma De Sanctis (Miss Dolly), Mario Voller-Buzzi (Conte Baiardi), Felice Minotti (Fernando Perez), Derege Di Donato (poeta/poet Dasti)
Il film:
L’episodio più anarchico e surreale della serie vede Maciste alle prese con i mali che attanagliano l’uomo medio: lo stress, le donne, i motori. Gli studi Itala sono in subbuglio, le troupes osservano incuriosite Maciste in cortile, che sgomma felice con la sua nuova auto, una monoposto ribattezzata Diattolina in omaggio alla casa automobilistica Diatto, “sponsor tecnico” del film. Il gigante è felice, accarezza la carrozzeria e parla della sua vetturetta come di una sposa. Ci vuole la luna di miele. Pace e tranquillità, però, non sono facili da conquistare: in ogni angolo del paese Maciste è riconosciuto come eroe del cinema infallibile e generoso. Camerieri, commessi, passanti e monelli: tutti hanno un problema da sottoporgli. Altro che relax! Un castello abbandonato sembra offrire un pacifico rifugio, ma ancora Maciste non ha fatto i conti con la scatenata Miss americana nascosta nelle cantine…
ll restauro:
Il restauro del film è stato realizzato in collaborazione dalla Fondazione Cineteca di Bologna, dalla Cineteca Nazionale di Roma e del Museo Nazionale del Cinema, a partire da una copia positiva nitrato imbibita con didascalie italiane conservata a Roma, da un controtipo negativo safety sonorizzato senza didascalie e dai frammenti negativi nitrato conservati dalla Filmoteca Españoladi Madrid e da una copia positiva safety derivata dal controtipo di Madrid conservata a Torino. Il reintegro delle didascalie italiane e l’individuazione delle lacune sono stati possibili grazie alla documentazione di produzione conservata dal Museo. In particolare, i campionari colore hanno permesso di verificare le colorazioni della copia di Roma e di ricostruire la colorazione delle scene contenute solo nelle copie di Madrid. Il restauro è stato eseguito presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna nel settembre 2008.