Maciste
(1915) Regia: Vincenzo Denizot, Luigi Romano Borgnetto –
Fotografia: Augusto Battagliotti, Giovanni Tomatis –
Produzione: Itala Film, Torino –
Lunghezza originale: 1968 m –
Lunghezza copia: 1377 m –
Didascalie: italiano –
Visto censura: 9875 del 22/6/1915 –
Prima Visione Romana: 07/01/1916 –
Interpreti e personaggi: Bartolomeo Pagano (Maciste), Clementina Gay (la ragazza/the girl), Felice Minotti (Pietro), Amelia Chellini (contessa/countess).
Il fim:
Primo film da protagonista per il gigante buono Maciste (al secolo Bartolomeo Pagano) che in Cabiria aveva rubato la scena a condottieri e principesse. Cambia l'epoca e l'ambiente ma non lo spirito: non più schiavo e non più nero, bensì attore attivo nella Torino anni Dieci, Maciste rimane il generoso difensore degli oppressi. In questo caso una ragazza derubata dall'eredità e vessata da un perfido zio.
Il restauro:
Restaurato dalla Fondazione Cineteca di Bologna e dal Museo Nazionale del Cinema di Torino a partire da una copia nitrato imbibita e virata con didascalie olandesi conservata dal Nederlands Filmmuseum di Amsterdam [EYE Film Institute Netherlands]. Dalla stessa copia erano già state ricavate almeno due copie safety in bianco e nero con didascalie ricostruite in italiano in base a una traduzione dall’olandese. Il lavoro di ricostruzione delle didascalie italiane si è avvalso della documentazione extrafilmica conservata dal Museo del Cinema di Torino. Le didascalie su lastra in italiano (serie incompleta), hanno permesso di riprodurre il testo, lo stile e il carattere delle didascalie d’epoca; nei casi di didascalie mancanti sono serviti come fonte per il testo il visto di censura, i quaderni di lavorazione e gli elenchi didascalie. Le didascalie su lastra in lingua straniera (inglese, francese, tedesco, spagnolo) hanno fornito una traccia per la distribuzione del testo delle didascalie non presenti nella serie italiana e hanno premesso di ricavare lo sfondo per gli inserti come lettere, telegrammi, biglietti. La posizione delle didascalie è stata ricostruita in base alle segnalazioni presenti sul campionario colore; allo stesso modo il campionario ha permesso di individuare le principali lacune, segnalate nella copia restaurata con dieci fotogrammi neri, e di verificare la corrispondenza tra le colorazioni della copia originale italiana e quella olandese, confermata anche dal confronto con il foglio di montaggio e tintura. I palesi errori di montaggio sono stati emendati. Sono stati stampati un controtipo negativo e una copia positiva colorata con il metodo Desmet. Restauro eseguito presso L’Immagine Ritrovata di Bologna nel 2006.
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino e la Fondazione Cineteca di Bologna hanno pubblicato in DVD l'edizione del film restaurato nel cofanetto Maciste. L’uomo forte (curato da Claudia Gianetto e Stella Dagna, 2009).