Madre e la morte, La (1911)
Fotografia: Giovanni Vitrotti – Produzione: Società Anonima Ambrosio, Torino – Lunghezza originale: 202 m – Lunghezza copia: 150 m – Didascalie: italiano – Data disponibilità della copia: 06/1911

Interpreti e personaggi: Mary Cléo Tarlarini (la madre/the mother), Ercole Vaser (la morte/the Death), Oreste Grandi (il figlio a vent’anni/the 20-year-old son), Maria Bay (il bambino/the boy), Gigetta Morano, Fernanda Negri-Pouget, Paolo Azzurri, Norina (Norma) Rasero

Il film:

Esterni innevati e fondali dipinti a servizio di una favola dark dagli inquietanti risvolti morali. La morte è un bonario vecchione con falce che vive in una caverna magica stipata di pendole - le vite degli uomini - e popolata di inquietanti diavoletti con le ali disegnate sul petto. Quando sottrae un bambino in fasce alla madre, quest’ultima non saprà farsene una ragione, finché il futuro alternativo riflesso in una fonte magica non la convincerà che c’è di peggio: il disonore. Nell’em-blematic shot in chiusura due pugnali le trafiggono il cuore. Mistico.

 

Il restauro:

Il restauro conservativo del film, realizzato in collaborazione dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e dalla Fondazione Cineteca Italiana di Milano, rientra nel progetto di valorizzazione del cinema muto torinese promosso dal Museo di Torino in collaborazione con cineteche italiane e straniere. L’intervento è stato effettuato a partire da una copia positiva nitrato imbibita della lunghezza di 149 m. con didascalie italiane, appartenente alla “collezione Ambrosio” conservata dalla Cineteca di Milano, e da una copia nitrato imbibita conservata dalla Cineteca del Friuli di Gemona. Sono stati stampati un controtipo negativo e una copia positiva colorata con il metodo Desmet. L’intervento è stato eseguito presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna nel 2007. 

 

Link Vimeo Cineteca MNC:

https://vimeo.com/356358486

 

 

 



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